Stato della salute e della sicurezza umana

I profili di carattere sanitario e ambientale riferiti al territorio comunale hanno tra loro numerosi punti di affinità, tanto da rappresentare uno specifico ambito di attività della USL Umbria 2. Quest’ultima, infatti, in seno al Dipartimento di prevenzione ha istituito una specifica Unità di Progetto interdisciplinare “Ambiente e salute”, i cui prodotti tecnici e scientifici sono disponibili al seguente link: http://www.uslumbria2.it/pagine/relazioni-e-presentazioni-000

 

Un particolare settore di interesse per il comune di Foligno, sia ambientale che sanitario, è quello della qualità dell’aria, parametro preminentemente ambientale ma che ha effetti diretti, sia cronici che acuti, sulla salute dei cittadini. Per tale ragione nel territorio comunale è attiva una stazione di monitoraggio della qualità dell’aria, gestita da ARPA Umbria e di proprietà della Regione Umbria, dalla quale il Comune di Foligno preleva tutti i dati e le informazioni necessarie alla adozione di misure di competenza comunale a tutela della salute dei cittadini.

Tali dati sono disponibili a tutti al seguente link http://www.arpa.umbria.it/monitoraggi/aria/Default.aspx e sono aggiornati quotidianamente e validati dall’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale.

Collegamento al canale telematico regionale in materia di Prevenzione, Salute e Sicurezza sul lavoro, Inquinamento atmosferico:

https://www.regione.umbria.it/stato-della-salute-e-della-sicurezza-umana

 

ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO

Contesto normativo nazionale e recepimento della direttiva 2020/2184 D.lgs. 18/2023

La qualità delle acque destinate al consumo umano è garantita dall’applicazione delle prescrizioni contenute nel D.L. 18/2023 di attuazione della Direttiva (UE)2020/2184.

Il Decreto Legislativo 18/2023 di attuazione della Direttiva (UE) 2020/2184, del 16 dicembre 2020, concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano, di primaria competenza del Ministero della Salute, ha introdotto una sostanziale modifica all’approccio con il quale aziende e utilizzatori professionali dovranno valutare la qualità delle acque per il consumo umano.

Tale approccio, basato sulla valutazione e gestione del rischio, è particolarmente efficace per la protezione della filiera idropotabile; è orientato alla prevenzione e non più basato su modelli tabellari che si limitavano al controllo di parametri prestabiliti.

In particolare, lo schema di D.Lgs. 18/2023:

– rivede e introduce norme intese a proteggere la salute umana dagli effetti negativi derivanti dalla contaminazione delle acque destinate al consumo umano, garantendone “salubrità e pulizia”, anche attraverso una revisione dei parametri e dei valori parametrici di rilevanza sanitaria,

– stabilisce i requisiti di igiene per i materiali che entrano in contatto con le acque potabili nonché per i reagenti chimici e i materiali filtranti attivi o passivi da impiegare nel loro trattamento,

– introduce un approccio di valutazione e gestione del rischio che sia più efficace ai fini della prevenzione sanitaria, della protezione dell’ambiente e del controllo delle acque destinate al consumo umano, anche sotto il profilo dei costi e della allocazione delle risorse istituzionali;

– migliora l’accesso equo per tutti all’acqua potabile sicura;

– assicura la comunicazione tra le autorità competenti e i fornitori di acqua;

– fornisce un’informazione adeguata e aggiornata al pubblico sulle acque destinate al consumo umano.

Questo Dicastero è impegnato nel dare attuazione all’art. 7 “Valutazione e gestione del rischio delle aree di alimentazione dei punti di prelievo di acque da destinare al consumo umano e del rispettivo allegato VII, che prevede tramite la messa a disposizione delle informazioni provenienti dal d.lgs. 152/2006, che le amministrazioni competenti effettuino una valutazione e gestione del rischio delle aree di alimentazione dei punti di prelievo delle acque destinate al consumo umano. Sono state intanto richieste, in relazione a quanto disposto dall’art. 19 comma 1) del decreto di cui trattasi, in merito alla istituzione del Sistema Anagrafe Territoriale dinamica delle Acque potabili (AnTeA) e al Centro nazionale per la sicurezza delle acque CeNSiA, istituite entrambe presso l’istituto Superiore di Sanità,  informazioni ad ISPRA e allo stesso CeNSiA, in merito allo sviluppo dei sistemi indicati, del loro stato di avanzamento e, con particolare riguardo ad AnTeA, ai diritti su dati condivisi ambiente e salute, alla manutenzione futura, alla modalità dello stato di aggiornamento e scambio dati.

Si rappresenta come la prima valutazione del rischio dovrà essere effettuata entro il 12 luglio 2027 e resa disponibile anche ai gestori affinché attuino il piano di sicurezza delle acque per tutta la filiera idropotabile.

È attualmente in fase di finalizzazione l’istruttoria per la revisione del d.lgs. 18/2023.

ARCHIVIO (fonte: MASE)https://www.mase.gov.it/portale/web/guest/archivio-acque-consumo-umano

 

Sotto il profilo della sicurezza dei cittadini va evidenziata l’attività nel campo della protezione civile, le cui attività, dati e informazioni sono raccolte nella specifica pagina web alla quale si rimanda a questa sezione:

Ultimo aggiornamento
03/11/2025

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