Piermarini a Milano. I disegni di Foligno – Mostra prorogata fino al 25 gennaio 2026, Palazzo Trinci

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Data:

02 Novembre 2025

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Descrizione

Il Comune di Foligno e la Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, insieme al Comune di Milano e al Palazzo Reale, omaggiano il folignate Giuseppe Piermarini (1734 - 1808), uno dei maggiori architetti italiani del XVIII secolo, la cui impronta neoclassicista si può ancora oggi ammirare negli edifici di più grande rilevanza di Milano e della Lombardia.

La mostra “Piermarini a Milano. I disegni di Foligno”, aperta al pubblico al Museo di Palazzo Trinci fino al 25 gennaio 2026, racconta l’evoluzione del grande architetto, dai primi studi romani fino alle grandi opere lombarde, con particolare attenzione a Milano e a Palazzo Reale. Tutti i disegni, quasi 100 quelli in esposizione, provengono dal fondo conservato presso la Biblioteca comunale Dante Alighieri di Foligno, città natale del Piermarini.

 

La fortuna di Giuseppe Piermarini in Lombardia

Dopo i primi studi in scienze matematiche che lo portarono da Foligno a Roma, Giuseppe Piermarini preferì dedicarsi all’architettura formandosi sotto diversi maestri, fra i quali spicca il nome di Luigi Vanvitelli (1700-1773), a quel tempo impegnato nella costruzione della Reggia di Caserta per conto del re Carlo di Borbone.

I due architetti vennero chiamati a Milano dall’arciduca Ferdinando d’Asburgo-Lorena (1754-1806), allora governatore di Milano, per dedicarsi alla ristrutturazione del Palazzo Ducale oggi noto come Palazzo Reale. Se i progetti di Vanvitelli vennero ritenuti troppo costosi e non accolti, Milano si rivelò una straordinaria occasione per il suo allievo Piermarini il quale assunse l’incarico e poté dimostrare il suo grande talento.

Nominato nel 1770 “Imperial Regio Architetto” e Ispettore delle Fabbriche per tutta la Lombardia, rimase in carica fino all’arrivo delle truppe francesi nel 1796. In quei circa trenta anni di lavoro, Piermarini si dedicò al rinnovamento urbanistico di Milano e della Lombardia, e contribuì a formare un’intera generazione di architetti come professore presso l’Accademia di Belle Arti di Brera.

Fra i suoi progetti di maggiore spicco si ricordano a Milano la ristrutturazione di Palazzo Reale, la costruzione di Palazzo Belgioioso e soprattutto del Teatro alla Scala, e in Lombardia la realizzazione della Villa Reale di Monza, dell’Accademia di Mantova e la modernizzazione dell’Università di Pavia.

 

Il percorso espositivo

Attraverso una selezione di disegni del corpus grafico folignate e di plastici architettonici delle opere di Giuseppe Piermarini, uno dei maggiori esponenti del Neoclassicismo italiano, la mostra illustra la nascita di un nuovo linguaggio architettonico in grado di influenzare il gusto di un’intera epoca.

Il percorso espositivo si articola in due sezioni che richiamano momenti salienti della vita e dell’opera dell’artista.

La prima sezione, Gli anni della formazione, illustra l’apprendistato romano di Piermarini presso Paolo Posi e Carlo Murena e il soggiorno a Napoli presso Luigi Vanvitelli, l’architetto che fu il suo principale mentore e lo introdurrà nel capoluogo lombardo.

La seconda sezione, Piermarini in Lombardia, è dedicata alla sua attività di Regio Imperial Architetto della casa d’Asburgo, e si articola in due approfondimenti critici dal titolo: “Piermarini e il metodo”; “Piermarini ornatista”. Ripercorrendo i luoghi più significativi dell’opera piermariniana in Lombardia, la sezione intende riflettere sullo sviluppo della sensibilità artistica dell’architetto e sull’evoluzione del suo percorso professionale, fondato sulle inclinazioni scientifiche e gli studi classici.

Milano costituisce un elemento fondamentale all’interno della mostra, essendo stata questa città lo scenario per eccellenza dell’architettura piermariniana. Qui Piermarini trova la sua fama nella progettazione del Palazzo Reale e dei palazzi dell’aristocrazia locale, come Palazzo Belgioioso e Palazzo Bigli, dove, partendo dagli insegnamenti e dagli esempi del Vanvitelli, riesce a elaborare un suo linguaggio originale.

Grazie ai disegni esposti, il pubblico può ammirare non solo Palazzo Reale nel suo assetto originario e i progetti per la Reggia di Monza, ambienti che un tempo accoglievano i sovrani asburgici, ma anche i numerosi progetti nel territorio lombardo.

Particolare rilievo è stato riservato al Teatro alla Scala, con i plastici realizzati da Orazio Greco sotto la guida del prof. Paolo Portoghesi, recentemente scomparso.

All’interno della sezione trovano spazio due approfondimenti tematici che aiutano a comprendere le principali fasi della vita professionale dell’architetto folignate, ma anche il metodo e le logiche compositive utilizzate per ideare e realizzare ogni singola componente delle opere costruite.

Nel primo, Piermarini e il metodo, si ricostruisce il metodo progettuale utilizzato dal Piermarini, una modalità di ragionare per grandezze geometriche che attraversa ogni scala del progetto, dalla grande composizione urbana al dimensionamento di una cornice. L’uso pratico della divisione in parti, presente nella tradizione manualistica, in particolare da Scamozzi in poi, viene utilizzato per armonizzare ogni elemento della composizione, dalle dimensioni dei vani da decorare alle specchiature dipinte sui soffitti.

Nel secondo Piermarini ornatista, si pone in evidenza quel raffinato formulario decorativo d’impronta neoclassica che, elaborato dal Piermarini in sodalizio con Giocondo Albertolli, avrà un enorme influsso sugli allievi dell’Accademia di Brera. Nell’opera piermariniana la decorazione è subordinata a un’idea direttiva generale: architettura, decorazione plastica e pittorica obbediscono a una visione unitaria.

Visite guidate

Piermarini e Foligno: le tracce di un genio

Il Comune di Foligno, in collaborazione con Associazione Guide turistiche dell'Umbria, organizza delle visite guidate gratuite in città, alla scoperta dei luoghi del Piermarini e della mostra a Palazzo Trinci. 

Dopo essersi soffermati sulla mostra, la visita prosegue con un itinerario in città nei luoghi legati alla vita e al lavoro del Piermarini: la Cattedrale di San Feliciano, l’ex Chiesa della Santissima Trinità in Annunziata, la casa natale, la residenza storica della famiglia in via Pignattara, nonché ai monumenti simbolo a lui dedicati come l’ex Teatro Piermarini e l’Ercole con obelisco, omaggio a Giuseppe Piermarini di Ivan Theimer.

 

Le visite si terranno mensilmente alle 16.30: 

sabato 28 giugno

sabato 19 luglio

sabato 16 agosto

sabato 20 settembre

 

Prenotazione obbligatoria: 0742 354459 – 354165

 

La visita guidata gratuita non comprende l’ingresso a Palazzo Trinci, sede della mostra.

Ingresso ridotto gruppi (min. 10 pax) € 9, residenti con Foligno Card ingresso gratuito.

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SCHEDA TECNICA

 

Sede: Museo di Palazzo Trinci, Sala Sisto IV

Data: 20 giugno - 25 gennaio 2026

Curatori: Alessia Alberti, Emanuele De Donno, Marcello Fagiolo, Simone Percacciolo, Marisa Tabarrini, Italo Tomassoni e Paolo Verducci

Promossa e prodotta da: Comune di Foligno e Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, unitamente al Comune di Milano e al Palazzo Reale

Orari di apertura:

Giugno, ottobre, novembre: da martedì a domenica ore 10-13/ 15-19 Luglio e settembre: da martedì a domenica ore 10-19 Agosto: da lunedì a domenica ore 10-19

Biglietto: Bigliettazione ordinaria Complesso Museale Palazzo Trinci

 

Contatti:

Biglietteria Palazzo Trinci

tel.:+39 0742330584

E-mail: palazzo.trinci@coopculture.it

Ufficio Musei

tel.:+39 0742330580/+390742330600

E-mail: museotrinci@comune.foligno.pg.it

     

Ulteriori informazioni

Ultimo aggiornamento

03/11/2025, 14:36