Un anno di eventi per ricordare il V centenario dalla morte di Raffaello

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Data:

07 Gennaio 2021

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La città di Foligno ha ricordato l’anno del V centenario della morte di Raffaello con una serie di eventi e conferenze che hanno prima introdotto e poi accompagnato la mostra  «Raffaello e la Madonna di Foligno. La fortuna di un modello» aperta al pubblico dal 24 settembre e attualmente  in attesa di riapertura, appena le norme lo permetteranno.

Gli eventi sono iniziati a giugno con la presentazione al pubblico a palazzo Trinci di un’opera della seconda metà del ‘500 appena restaurata, inedita e straordinariamente significativa per la città di Foligno. 
Il restauro ha messo in  evidenza  il forte legame che unisce Foligno a Raffaello e all’opera più rappresentativa della sua maturità artistica,  nota appunto con l’appellativo di Madonna di Foligno.

Una serie di immagini in esposizione nella corte di palazzo Trinci ne documentava le diverse  fasi del restauro condotto dalla Coobec di Spoleto e reso possibile dal Rotary Club di Foligno, con il coordinamento del settore cultura del comune di Foligno.

La pala d’altare, che si trovava nei depositi del museo di palazzo Trinci, trae ispirazione dall’opera raffaellesca e ne rappresenta il più antico esempio pittorico di parziale derivazione del modello,  testimonianza della fortuna iconografica della Madonna di Foligno.

Se nella parte alta costituisce una copia fedele della Vergine col Bambino, nella parte bassa i personaggi, che risentono dell’impianto compositivo del modello, sono sostituiti con altri personaggi cari alla città e protettori di Foligno quali S. Domenico, San Feliciano e il Beato Pietro Crisci.

La valenza civica che caratterizza la mostra è il filo conduttore che documenta la straordinaria fortuna che ebbe l’opera di Raffaello sin dalla metà del ‘500, attraverso la riproposizione di copie fedeli e derivazioni con varianti del modello originario.

Due conferenze nella corte di palazzo Trinci, una il 14 agosto – “viaggio nel mondo di Raffaello” – e l’altra  il 17 settembre  – “il committente e il monastero. La Madonna di Raffaello a Foligno” – hanno introdotto la mostra con una anteprima sulle opere di Raffaello, sulla figura del committente Sigismondo de’ Conti, suor Anna de’ Conti e il monastero di S.Anna.

Il 23 settembre si è svolta l’inaugurazione della mostra con una conferenza presso l’Auditorium di S.Domenico e l’apertura al pubblico il giorno seguente.
Solo nella prima settimana oltre 400 persone hanno visitato la mostra mentre complessivamente sono stati 1659 gli ingressi registrati fino al giorno della sua chiusura del 6 novembre.

La sede principale è a palazzo Trinci, museo della città.
Il percorso di mostra prende avvio dalla “sala grande capo la schala” come era denominata al tempo di Corrado, figlio di Ugolino Trinci, poi Sala Sisto IV, dopo l’importante intervento di ristrutturazione voluta da Sisto IV a cui si deve l’attuale conformazione della sala, e in cui lo stesso pontefice avrebbe soggiornato per un breve periodo a causa dell’imperversare della peste a Roma nel 1476.

Ed è proprio Sisto IV il primo papa per cui Sigismondo de’ Conti svolge un incarico ufficiale di segretario apostolico e che nel 1471 lo elegge a cancellerie della città di Foligno.

L’allestimento della mostra ha saputo mantenere il giusto equilibrio in un contesto storico così fortemente caratterizzato.
Non entra in competizione con le forme della sala che risultano pienamente leggibili facendone ben comprendere il volume originale e lasciando visibili i fregi perimetrali e lo stemma del pontefice Sisto IV al centro del soffitto ligneo.

In uno spazio attiguo una sala multimediale accoglie il visitatore dando inizio al percorso di visita con un’esperienza immersiva incentrata sul racconto dell’opera di Raffaello e che al termine dell’esposizione ne conclude la visita con un suggestivo dialogo tra immagini e musica.

Altre due sedi espositive indirizzano l’attenzione verso altri luoghi straordinari della cultura della città legati a Raffaello, ovvero il Monastero di S.Anna, dove l’opera è stata esposta per più di due secoli divenendo così uno dei centri artistici più vitali tra ‘500 e ‘700, e l’Archivio di Stato che raccoglie i documenti storici di Sigismondo de’ Conti, illustre umanista di Foligno, committente dell’opera.

La chiusura al pubblico dei musei e dei luoghi della cultura, disposta dal 6 novembre per fronteggiare l’emergenza sanitaria, non ha fermato le tante iniziative in programma.
Sono stati ugualmente tanti gli incontri, le conferenze e le giornate di studio dedicate alla mostra che si sono comunque svolte, sebbene con una diversa modalità, mantenendo vivo l’interesse del pubblico.

Tutte le attività sono ora raccolte e pubblicate sulla pagina FB dedicata a “Raffaello e la Madonna di Foligno – la mostra.

Per il 2021 tutto è pronto per la nuova sezione della mostra dedicata all’arte contemporanea, con l’esposizione di due opere dell’artista Nicola Samorì e di una selezione di opere realizzate per la open call rivolta agli artisti chiamati a reinterpretare in chiave moderna il dipinto di Raffaello.

7 gennaio 2021

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Ultimo aggiornamento

07/01/2021, 09:56