Descrizione
La rassegna “Segni Barocchi” propone domani, martedì 2 settembre, alla corte di Palazzo Trinci, alle 21, lo spettacolo “Il gran teatro del mondo” di Calderòn de la Barca, a cura di Melania Giglio, con Daniele Salvo, Marco Imparato, Lorenzo Patella, Marco Maggio, Beatrice Ronga.
All’inizio dell'opera entra in scena l’Autore, ovvero Dio stesso, che spiega subito agli spettatori che lo spettacolo che stanno per vedere è l’esistenza, mentre il palcoscenico rappresenta il mondo. Appena entrano in scena i personaggi, distribuisce i ruoli, ovvero quelli del Re, della Prudenza, della Bellezza, del Ricco, del Contadino e del Povero e di un Bambino, raccomandando loro di recitar bene la parte, dal momento che Dio li vede e li giudicherà. Ricevuta la parte, ognuno si reca dalla Legge di grazia per ricevere ciò che serve per il ruolo. Entrati da una porta, che rappresenta la culla, devono uscire non appena hanno terminato il loro ruolo da un’altra porta, che rappresenta la morte. Ognuno comincia a interpretare il proprio ruolo: il Povero si dispera per la sua condizione, rimpiange di essere nato e chiede l'elemosina, il Contadino si lamenta per il duro lavoro da svolgere, il Ricco non condivide con nessuno le sue ricchezze, il Re possiede tutto il potere terreno, la Prudenza rappresenta la religione e viene derisa dalla Bellezza. Alla fine di tutto, ognuno deve restituire il proprio ruolo e ciò che gli era stato dato per essere poi giudicato dall’Autore in base a come ha svolto il proprio compito. Un’opera metafisica in cui il mondo viene concepito come un palcoscenico e gli esseri umani sono attori di un sogno universale, il cui significato è legato alla ricerca della verità e dell’autocoscienza.
cr (segniB2set)
