Descrizione
Nell’ambito di Segni Barocchi si svolgerà venerdì 5 settembre, alle 21, al teatro San Carlo, “Il sogno di Scipione”, cantata onirica “alla barocca” per soprano, mezzosoprano, trio d’archi e pianoforte. Si tratta di una prima esecuzione assoluta. Verrà interpretata da Eliseo Baldizzi (violino), Milena Petkovic (viola), Iryna Bobyreva (violoncello), Daniele Bonini (pianoforte), Anna Graf (soprano), Giulia Diomede (mezzosoprano e voce recitante).
“Il Sogno di Scipione” è uno dei più affascinanti dialoghi di Marco Tullio Cicerone, incentrato su virtù, immortalità dell’anima e destino umano dopo la morte. Il sogno, vissuto da Bruto, ha come protagonista Scipione l’Africano, figura quasi divina, che invita a riflettere sulla grandezza dell’anima e sulla vera gloria, che non risiede in ricchezze o conquiste, ma nella giustizia, nella temperanza e nella ricerca del bene. L’anima, spiega Scipione, sopravvive alla morte e viene giudicata in base alle azioni terrene, trovando ricompensa se vissuta con virtù. Il messaggio è di speranza: la morte non è la fine, ma un passaggio verso un’esistenza superiore. Nella trasposizione musicale di Marco Podda, il testo, rielaborato in forma dialogica, unisce filosofia e poesia, pensato sia per concerti che per la scena. I personaggi maschili sono interpretati da voci femminili, secondo la prassi barocca. La struttura richiama la cantata scenica del
Settecento, con arie tipiche come “aria di bravura” o “aria delle catene”. L’organico prevede voci, archi e pianoforte obbligato, rievocando gli ensemble del XVIII secolo.
cr (segnb5set)
