La storia della Madonna di Foligno

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Data:

26 Agosto 2020

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In attesa della mostra “Raffaello e la Madonna di Foligno: la fortuna di un modello” che sarà allestita dal 24 settembre al 24 gennaio 2021 a Palazzo Trinci, ripercorriamo la storia del famoso dipinto di Raffaello.
Si tratta della prima pala d’altare romana di Raffaello, commissionata intorno al 1512 come ex voto da Sigismondo de’ Conti, segretario di Papa Giulio II, per la chiesa di Santa Maria in Arcocoeli sul Campidoglio.
Maria e Gesù sono rappresentanti in cielo, mentre sulla terra ci sono san Giovanni Battista, San Francesco, il committente e San Girolamo. Sullo sfondo, i due fenomeni celesti che hanno contribuito alla celebrità dell’opera e che illuminano l’abitato: un arcobaleno e un corpo infuocato che precipita su una casa. Questo è stato interpretato come una bombarda, cometa o meteorite, ma probabilmente va ricondotto alla scampata morte del committente Sigismondo, che fu all’origine dell’opera.
Nel 1565 la pala venne portata a Foligno, nel monastero di Sant’Anna, dove era badessa la nipote di Sigismondo, Anna de Comitibus. Da allora fu motivo di attrazione per molti viaggiatori illustri, e ispirò molti pittori locali, tanto che prese il nome di Madonna di Foligno.
Requisita dai francesi nel 1797, l’opera tornerà in Italia dopo la caduta di Napoleone, e sarà collocata definitivamente ai Musei Vaticani.

26 agosto 2020

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Ultimo aggiornamento

26/08/2020, 10:21