25 APRILE, L’INTERVENTO DEL SINDACO ZUCCARINI

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25 Aprile 2023

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Si è svolta a Foligno la cerimonia per il 25 aprile in piazza della Repubblica. Dopo il messaggio del presidente del Consiglio comunale, Lorenzo Schiarea – presenti il vicesindaco Riccardo Meloni e i consiglieri comunali Riccardo Polli, David Fantauzzi, Rosangela Marotta, Mario Gammarota, Domenico Lini, Rita Barbetti, l’associazione filarmonica di Belfiore e il picchetto del centro di selezione e reclutamento dell’esercito e un rappresentante della diocesi – è intervenuto il sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini, ringraziando i partecipanti per la loro presenza. “Rivolgo a tutti voi, un cordiale saluto di benvenuto per la vostra presenza in questa giornata simbolo della libertà e e della riconquista democrazia, per celebrare il 25 aprile e mantenere sempre viva la memoria della lotta al nazifascismo. Ringrazio come sempre, il Centro di Selezione e Reclutamento Nazionale dell’Esercito di Foligno, con il suo comandante, generale di brigata, Vincenzo Spanò, che non ha mai fatto mancare il prezioso quanto gradito supporto del picchetto d’onore e della rappresentanza militare. Così come ringrazio sentitamente l’Associazione Filarmonica di Belfiore - Città di Foligno’, che abbiamo avuto già modo di apprezzare lo scorso anno, e torna a far risuonare le sue note in questa piazza, cuore della città di Foligno. A conclusione della cerimonia - anche questa volta – eseguirà per tutti noi, l’Inno d’Italia: unico inno che rappresenta a pieno tutti gli Italiani, così come la bandiera tricolore ne identifica l’unico vessillo. La stessa giornata del 25 aprile è la festa di tutti:  che in Italia, ha significato liberazione dalla dittatura nazifascista è la festa di chi ama - da sempre e comunque - la libertà e la democrazia. Parole che non possiamo e non dobbiamo mai dare per scontate, che addirittura  tornano ad essere minacciate da conflitti internazionali. Proprio per questo, i valori universali di rinascita e di riconciliazione che ci guidarono a guerra conclusa verso la ricostruzione, erano e restano sempre attuali. Abbiamo appena deposto le corone di alloro della città di Foligno, ai piedi delle lapidi dei caduti sulla facciata principale del Duomo (ancora interessata da lavori di restauro che contiamo presto di vedere conclusi) e sulla riqualificata facciata del nostro palazzo comunale. Questa mattina siamo andati sino al Sacrario di Cancelli - con il nostro gonfalone comunale -  altro luogo simbolo della lotta contro la dittatura nazifascista; abbiamo voluto aggiungere nelle celebrazioni ufficiali anche il doveroso e meritato tributo presso la cappella votiva del Santuario della Madonna del Pianto, alla stele dei caduti di tutte le guerre ed i mutilati ed invalidi di guerra di Foligno e comprensorio, così come da impegni presi con l’Anmig, che ringrazio per la sempre preziosa e leale collaborazione. Con lo stesso, infinito spirito di riconoscenza - come abbiamo sempre fatto in questi quattro anni - mi sono voluto recare – unitamente al gonfalone della Città di Foligno – nel cimitero di guerra dei militari alleati inglesi e del Commonwealth a Rivotorto di Assisi, per rendere il meritato e doveroso omaggio ai 949 caduti per la nostra libertà. Per tenere vivo il ricordo e l’omaggio ai tanti giovani, nel fiore della lora vita, giunti da paesi lontani – persino da oltre oceano - a combattere e morire una guerra che non era la loro ma per l’Italia e per tutti gli Italiani, per la pace e per la libertà.  Tutti noi, non dimentichiamolo, abbiamo un inestinguibile debito di gratitudine per chi venne a sacrificarsi per la nostra patria: senza di loro, anche il sacrificio e la vita di tanti italiani, avrebbe rischiato di risultare vano. E dobbiamo ricordare anche il ruolo della Chiesa così come l’impegno del mondo cattolico, i giovani ebrei della ‘Brigata Ebraica’, arrivati in Italia dai ghetti di tutta Europa, che lottarono sino all’estremo sacrificio per la nostra libertà. Tanti italiani, di tante fedi e culture diverse, si unirono per conquistare un futuro di democrazia per il nostro Paese: per liberarlo da una dittatura così come dal rischio di future dittature. Le stesse brigate partigiane – come la storia ci insegna - erano composte da uomini e donne di molteplici - e persino opposti orientamenti politici – c’erano  cattolici e comunisti; così come monarchici e repubblicani; i socialisti e i liberali, tutti insieme si batterono al fianco degli Alleati. Un tributo dev’essere reso alle Forze Armate Italiane, che attraverso i gruppi di combattimento ‘Folgore’, ‘Piceno’, ‘Legnano’ e ‘Mantova’ e le Divisioni ‘Cremona’ e ‘Friuli’ diedero vita al corpo italiano di liberazione. Ecco come, di fronte al dramma comune, tutti - ciascuno per la propria parte – seppero scrivere una pagina fondamentale della nostra storia, dalla quale è nata la Costituzione della Repubblica Italiana, faro e garanzia della nostra democrazia e della nostra amata libertà. A tutti loro va il nostro commosso ricordo, così come la nostra eterna gratitudine”. cr (25aprilecer)

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Ultimo aggiornamento

08/06/2023, 12:04