Descrizione
Il 16 giugno del 1944, dopo aver subito trentasei pesanti bombardamenti che devastarono la città, Foligno venne liberata dall’occupazione nazista e dalla dittatura fascista.
Le truppe alleate e i partigiani ingaggiarono un violento combattimento con i tedeschi all’altezza di ponte san magno e via Franco Ciri. Si racconta che il primo ad entrare in città fu il tenente inglese David Guinness Wale, il cui diario è stato consegnato dalla figlia Sophie a Pier Giorgio Lupparelli, che lo ha inserito nel volume, pubblicato nel 2004 dalla Scuola Media Carducci di Foligno, “Il mio 16 giugno”.
Ecco alcune parti del diario del tenente riguardo allo scontro con i tedeschi:
[…] Abbiamo dovuto prendere un sacco di strade laterali a causa delle esplosioni. La seconda “troop” si è fermata a Bevagna, la 6^ e la 5^ sul fiume, la 3^ si è spinta fino a Spoleto. Noi siamo arrivati a Montefalco, prendendo alcuni tedeschi durante il tragitto, dove abbiamo ricevuto uno straordinario benvenuto. Lanci di fiori e regali di uova, frutta e vino. […]
Ci siamo spinti fino al canale Teverone libero, poi fino a Foligno. Al primo piccolo ponte, pronto per essere fatto esplodere, abbiamo catturato tre genieri; non sembravano tedeschi e loro credevano che noi fossimo ungheresi. Lasciata la “Scout Car” sono andato avanti con Catling che era nell’altra “Daimler”. I cinque grandi archi del ponte erano ancora in piedi. Grande sorpresa al nostro arrivo, loro si avvicinarono al nostro veicolo con curiosità, prima di rendersi conto che eravamo nemici. Presi dei prigionieri, ma ho dovuto sparare ad un ufficiale che provò a scappare. Lo colpii al sedere, in modo non serio, ma immobilizzandolo, è diventato furioso. Siamo andati avanti lungo la strada, costeggiando il fiume fino all’angolo destro del ponte per avere una visuale migliore di ciò che stava accadendo sul ponte e sull’altro lato. Abbiamo incendiato due camion di soldati che cercavano di andarsene dalla città dalla parte nord, verso la strada 75 per Perugia. C’erano alcuni cecchini, abbiamo dovuto sottoporre la zona ad un violento attacco di mitragliatrice per prevenire i tentativi di raggiungere il ponte e far saltare le cariche. Tenuto il ponte (dalla parte sbagliata!) fino a che M de P si è fatto vivo con la 2^ “troop” dopo essersi sganciati da Bevagna ed essere riusciti a trovare la nostra strada, seguiti da vicino dal 6° Lancieri Indiani che si sono impossessati del ponte per attraversarlo. […]
16 giugno 2020