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Si è svolta nella sala del Consiglio comunale di Foligno la prima riunione del comitato del progetto di arte urbana “Pietre di inciampo”. L’iniziativa prende spunto da una mozione, approvata all’unanimità dal Consiglio comunale, per dare seguito anche a Foligno, a quello che aveva avviato l’artista tedesco Gunter Demnig, a Colonia nel 1992, cioè incorporare, un piccolo blocco quadrato di pietra (10×10 cm), ricoperto di ottone lucente, posto davanti la porta della casa nella quale ebbe ultima residenza un deportato nei campi di sterminio nazisti, per ricordarne il nome, l’anno di nascita, il giorno e il luogo di deportazione e la data della morte. Tale iniziativa è volta a sostenere la memoria dei fatti e come reazione a ogni forma di negazionismo e di oblio, al fine di ricordare tutte le vittime del nazifascismo, che per qualsiasi motivo siano state perseguitate: religione, razza, idee politiche, orientamenti sessuali. In Europa sono state installate già oltre 70.000 “pietre di inciampo”, in vari Paesi. In Italia le prime “pietre d’inciampo” furono posate a Roma nel 2010 e attualmente se ne trovano a Bolzano, Genova, L’Aquila, Livorno, Milano, Reggio Emilia, Siena, Torino, Venezia oltre ad altri
numerosi centri minori. Nel corso dell’incontro – il comitato è formato da storici e da rappresentanti di associazioni – si è parlato della necessità di un percorso per individuare alcuni cittadini deportati prevedendo le risorse adeguate necessarie alla realizzazione del progetto in modo tale da avviarlo concretamente, a partire dalla prossima ricorrenza della Giornata della Memoria, il 27 Gennaio 2023.
cr (inciampo)
