Numerazione civica ed attestazione sezione censuaria
In base all’art. 43 del DPR 223/1989 (Regolamento anagrafico) e per una corretta formazione della banca dati catastale, è opportuno disciplinare la formazione della numerazione civica nel seguente modo:
– “contestualmente” alla comunicazione di fine lavori (anche parziale e comunque prima che un immobile possa essere occupato) il proprietario (per legge), anche per mezzo del Direttore Lavori (ove presente), deve presentare apposita domanda per ottenere l’assegnazione/conferma della numerazione civica, via piattaforma telematica tramite portale SUAPE 3.0 (https://suape.regione.umbria.it/foligno), come da Determinazione Dirigenziale n. 2107 del 01/12/2022;
– l’immobile deve essere accatastato (anche senza numero civico);
– sono fatti salvi eventuali correzioni successive per riallineamento del pregresso (istanza di conferma della numerazione civica); ATTENZIONE: la nota della Direzione Centrale dell’Agenzia delle Entrate n. 55038 del 12/03/2018, dispone che in assenza di variazioni oggettive la sola correzione degli indirizzi nella banca dati catastale deve essere effettuata con istanza in carta semplice o con richiesta al Contact Center a cura dell’interessato.
– il deposito (o indicazione degli estremi) della domanda di assegnazione/conferma della numerazione civica dev’essere precedente a quello dei documenti per il deposito di agibilità (che comunque seguono due distinti procedimenti).
E’ possibile chiedere pareri preventivi, spesso utili nei casi più complessi di nuovi insediamenti su nuove aree di circolazione o dove potrebbero esserci situazioni da rivedere e aggiornare anche con più provvedimenti propedeutici a quello d’interesse.
Per la documentazione minima obbligatoria si richiede:
1) n. 1 Elaborato: dimostrazione grafica subalterni (quello dell’accatastamento) integrato:
1.1) con indicazione grafica degli accessi/ingressi dalla viabilità pubblica/privata, con indicazione dei civici e toponomi, ove esistenti (eventualmente anche uno precedente e/o uno successivo) – ogni nuovo accesso/ingresso dev’essere temporaneamente etichettato con le lettere minuscole a,b,c,d, ecc… – vanno indicati anche gli eventuali ingressi soppressi – laddove non si conoscono i numeri pre-esistenti, questi vanno etichettati come “SN_x” (con x numero progressivo da 1 a n);
1.2) con una tabella che riporti per ciascun accesso/ingresso esistente (ad. es. 5, 5/A, 5/B, 7 … di via della libertà) o nuovo (etichettato con le lettere a,b,c …), la lista delle unità immobiliari (i subalterni della denuncia catastale) a cui da accesso con relativo numero d’interno previsto dal progettista, ovvero già presente (foglio X, particella Y, subalterni s1/int.1, s2/int.2, ecc…) – In presenza di più accessi per la medesima u.i. occorre indicare il principale, ovvero quello con la cassetta postale (obbligatoria per legge);
2) n. 1 fotografia formato JPEG presa dalla viabilità pubblica (e/o privata aperta al pubblico) che comprenda l’intera sagoma dell’edificio e i relativi accessi/ingressi (per edifici particolarmente complessi con più ingressi da diversi lati sono ammesse ulteriori foto, una per ogni prospetto).
note aggiuntive: l’elaborato al punto 1) è ammesso in uno dei seguenti formati: pdf, immagine (tif, jpg, png), dwf o dwg.Per la documentazione minima obbligatoria si richiede:
1) n. 1 Elaborato: dimostrazione grafica subalterni (quello dell’accatastamento) integrato:
1.1) con indicazione grafica degli accessi/ingressi dalla viabilità pubblica/privata, con indicazione dei civici e toponomi, ove esistenti (eventualmente anche uno precedente e/o uno successivo) – ogni nuovo accesso/ingresso dev’essere temporaneamente etichettato con le lettere minuscole a,b,c,d, ecc… – vanno indicati anche gli eventuali ingressi soppressi – laddove non si conoscono i numeri pre-esistenti, questi vanno etichettati come “SN_x” (con x numero progressivo da 1 a n);
1.2) con una tabella che riporti per ciascun accesso/ingresso esistente (ad. es. 5, 5/A, 5/B, 7 … di via della libertà) o nuovo (etichettato con le lettere a,b,c …), la lista delle unità immobiliari (i subalterni della denuncia catastale) a cui da accesso con relativo numero d’interno previsto dal progettista, ovvero già presente (foglio X, particella Y, subalterni s1/int.1, s2/int.2, ecc…) – In presenza di più accessi per la medesima u.i. occorre indicare il principale, ovvero quello con la cassetta postale (obbligatoria per legge);
2) n. 1 fotografia formato JPEG presa dalla viabilità pubblica (e/o privata aperta al pubblico) che comprenda l’intera sagoma dell’edificio e i relativi accessi/ingressi (per edifici particolarmente complessi con più ingressi da diversi lati sono ammesse ulteriori foto, una per ogni prospetto).
note aggiuntive: l’elaborato al punto 1) è ammesso in uno dei seguenti formati: pdf, immagine (tif, jpg, png), dwf o dwg.