Palazzo Benedetti

Dimora degli Zacchei già all’inizio del Cinquecento, il palazzo venne acquisito intorno alla metà del Seicento dal casato Benedetti…

Si trova in via Mazzini n. 119. Dimora degli Zacchei già all’inizio del Cinquecento, il palazzo venne acquisito intorno alla metà del Seicento dal casato Benedetti, forse di origine lombarda o marchigiana, stabilitisi a Foligno nel Cinquecento. Dopo essersi insediati nel palazzo, i Benedetti acquistarono negli anni 1674-1675 altri edifici contigui, ampliando così il nucleo originario della loro nuova dimora. Il portale è sormontato da una cornice sporgente e decorato da vivaci elementi figurati, tra cui spicca un mascherone inserito in una schiacciata valva di conchiglia. Sopra la cornice, è da notare il balcone, con ringhiera in ferro battuto decorata con foglie forgiate in lamina di ferro e pomi in bronzo sugli assi di giuntura. Le finestre del piano nobile presentano cornici lapidee con i simboli araldici della famiglia Benedetti (il sole, le stelle, la fiamma). Nell’ultimo quarto del Seicento, con l’acquisto dei nuovi nuclei abitativi, la famiglia ebbe modo di aggiungere un secondo più ampio cortile, dove nel Settecento venne allestito un ninfeo con due ritratti (Eschilo; un giovane) di età romana, probabilmente pezzi di una ricca raccolta di antichità della famiglia. Infatti tra fine Seicento e inizio Settecento è documentata la presenza nel palazzo di un “cimeliarchium”, forse situato al piano nobile, per raccogliere la collezione antiquaria e numismatica avviata già a inizio Seicento da Natalizio Benedetti (1559-1614), magistrato della città e amante della cultura romana.