Cos'è
All’ombra del ciclope
È noto e palesemente riconosciuto che nascere o provenire da una determinata area geografica determina
in ogni individuo il suo modo di vivere e di pensare. Vivere all’ombra di un vulcano perennemente attivo
incute paura e rispetto nei confronti di esso. Egli infatti è capace, attraverso il suo incontenibile furore, di
distruggere, ma anche di rigenerare di vita nuova in tutto ciò che giace alle sue pendici. La Sicilia è terra
ricca di miti e leggende mai tramontati, su cui si staglia maestoso il profilo della ”Muntagna”, l’Etna, che
con il suo occhio piange il sangue infuocato della terra. Da qui ad accostare il vulcano al ciclope, il passo è
breve.
I ciclopi sono esseri giganteschi, abili artigiani, costruttori dei fulmini di Zeus, dediti alla pastorizia e a vivere
in perfetta sintonia con la natura, che a loro si offre con grande generosità. Sono un modello mitologico da
ammirare, da invidiare, ed è forse in virtù di questo che ad essi si contrappone l’uomo, capace solo di
sfruttare e piegare alla sua volontà l’habitat naturale. Il ciclope così viene descritto nella mia narrazione
come una sorta di “grillo parlante”, pronto a scuotere la coscienza umana che resta comunque inascoltata.
L’egoismo umano è incapace di tornare sui suoi passi, così siamo destinati ad una inevitabile e possibile
estinzione. Tutto ciò che l‘essere umano nella sua totale meschinità riesce a fare per ingannare la propria
coscienza , illudendosi di sfuggire alla pesante punizione che la natura ci infliggerà, è quello di puntare in
dito accusatorio nei confronti del ciclope, il quale a causa delle sue fattezze definite mostruose, viene
perseguitato, costretto come un reietto a nascondersi, solo perché dotato di un occhio solo.
Salvo Seria
