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Sono film sulle creatività nell’arte, sulla scomparsa del soggetto che vi opera a vantaggio del mistero del mestiere, sulla memoria come tentativo di registrare il movimento del tempo nei ricordi umani e di salvare l’impermanenza della vita nella bella unità dell’apparenza. In due moti sontuosi che vengono dall’Oriente (vita e scomparsa del più grande pittore coreano del XIX secolo, Jiang Seung Up (1843 – 1897), nella fornace della passione creativa; visita al Palazzo d’Inverno di San Pietroburgo, un tempo residenza zarista ora museo, tra la folla dei visitatori di due ospiti inquietanti: dell’uno, non identificato, ascoltiamo la voce, dell’altro ne vediamo le sembianze come vecchio diplomatico francese, che accompagna il primo nella visita del palazzo, entrambi seguiti da un virtuoso volteggio della mdp in un unico piano sequenza) ; l’altro modo che, nell’intervallo tra un Oriente e l’altro, si svolge in Occidente, racconta vita, opere e scomparsa misteriosa dell’architetto Louis Kahn, sopratutto con gli occhi dei racconti del suo figlio naturale Nathaniel, che non smette di indagare e raccontare. In uno slancio incessante di amore e verità.
Per info: 0742/455579.
https://www.facebook.com/VillaMosaiciSpello/?locale=it_IT
