I certificati anagrafici sono stati esentati dai diritti di segreteria e possono essere stampati in carta semplice o in bollo in relazione all’uso. Tutti i certificati anagrafici sono normalmente soggetti all’imposta di bollo fin dall’origine, ai sensi dell’art. 4 della tariffa allegata al Decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 642 e possono essere rilasciati in esenzione dell’imposta di bollo solo per gli usi espressamente previsti dall’allegato B del Decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 642 oppure da specifiche leggi speciali.
Se l’uso per cui è richiesto il certificato prevede l’assolvimento dell’imposta di bollo, occorre che l’utente, prima di procedere si procuri la marca (attualmente l’importo corrisponde a € 16,00 ), la quale deve obbligatoriamente avere data pari o antecedente a quella del certificato. Successivamente alla stampa, la marca dovrà essere applicata sul documento e annullata a cura dell’utente, non rispondendone il Comune in caso di inadempimento. Per l’annullamento della marca è sufficiente scrivere la data di emissione del certificato, avendo cura di procedere in modo da segnarne parte sulla marca e parte sul foglio stesso.