25 APRILE, IL DISCORSO DEL SINDACO ZUCCARINI

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Data:

25 Aprile 2025

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Si è celebrato stamani a Foligno l’ottantesimo anniversario della Liberazione in piazza della Repubblica. Ecco il discorso pronunciato dal sindaco Stefano Zuccarini. “Cari concittadini, signor Presidente del Consiglio comunale; assessori; consiglieri comunali; autorità civili, militari e religiose; Associazioni Combattentistiche e d'Arma. Iinnanzitutto, voglio rivolgere a tutti voi, un cordiale saluto di benvenuto, ed un sincero ringraziamento per la vostra gradita presenza in questa giornata, che rappresenta - per tutti - i valori fondanti e fondamentali della libertà e della democrazia. Oggi, siamo qui per celebrare l’80° Anniversario della Liberazione, per mantenere così, sempre viva, la memoria della lotta al nazifascismo. In questi giorni – come sapete tutti – il Consiglio dei Ministri, ha proclamato cinque giorni di lutto nazionale, sino al 26 aprile, in segno di cordoglio per la morte di Sua Santità Papa Francesco, invitando espressamente le Istituzioni della Repubblica e le Autorità Pubbliche, ad un ridimensionamento delle celebrazioni per questa giornata. Dopo il necessario approfindimento delle modalità di regolamentazione, abbiamo voluto comunque mantenere la cerimonia di deposizione della Corona di Alloro, ai piedi della stele dei Mutilati ed Invalidi di Guerra di Foligno e Comprensorio, nella cappella votiva della pro cattedrale della Madonna del Pianto, un giusto e doveroso tributo, che abbiamo introdotto in questi anni. Per rendere i cerimoniali meno complessi, abbiamo fatto la scelta di rinunciare alla visita istituzionale a Rivitorto di Assisi, nel Cimitero di Guerra dei Militari Alleati Inglesi e del Commonwealth – altra novità introdotta in questi anni in occasione del 25 aprile, e che rivendichiamo con orgoglio – per rendere omaggio a quei giovani combattenti per la libertà, venuti da paesi lontani, per aiutarci a conquistare i nostri diritti. Una visita che non mancherò di fare personalmente, ed anzi, colgo l’occasione per invitare tutti i presenti a fare, per ricordare e ricordarci, che le loro morti non sono state vane, per tutti gli italiani, di allora, di oggi e di domani. Un particolare ringraziamento, va al ‘nostro’ Centro di Selezione e Reclutamento Nazionale dell’Esercito, con il suo comandante, Generale di Divisione, Giovanni Brafa Musicoro che ha sempre garantito il prezioso - quanto gradito - supporto del Picchetto d'Onore. D’intesa con le autorità competenti, si è inoltre ritenuto opportuno rinunciare alla presenza dell'”Associazione Filarmonica di Belfiore – Città di Foligno”, scelta compresa ed apprezzata dallo stesso direttore Andrea Raponi, che ringrazio per la sempre preziosa collaborazione e disponibilità; così come la cantante lirica solista Paola Scarponi, che aveva comunque dato la sua disponibilità a cantare l’Inno d’Italia, al termine della cerimonia. Ho scelto però di non rinunciare a tenere il discorso istituzionale, proprio per senso delle istituzioni e rispetto nei confronti dei cittadini: perché il 25 aprile dev’essere la festa di tutti; l’occasione per rivivere insieme il nostro passato, per riflettere sul presente e progettare il futuro. Il processo di liberazione, è stato un’occasione di collaborazione e di unità senza precedenti: combatterono - in prima linea - le Forze Armate italiane, che unendo i Gruppi di Combattimento ‘Legnano’, ‘Piceno’, ‘Folgore’, e le Divisioni ‘Friuli’ e ‘Cremona’ diedero vita al Corpo Italiano di Liberazione. Lottarono, fianco a fianco, la Brigata Ebraica (con ebrei arrivati in Italia dai ghetti di tutta l’Europa) ed il mondo cattolico. Ed anche le Brigate Partigiane – è giusto ricordarlo – potevano contare su uomini (e su donne) di molteplici, e talvolta persino opposti orientamenti politici: dai repubblicani ai monarchici, dai liberali ai socialisti, dai cattolici ai comunisti. Tutti, ognuno col proprio impegno, unitamente agli Alleati, hanno – con le loro storie – contribuito a scrivere una pagina fondamentale della nostra storia: quella che ha fatto nascere la Costituzione Italiana. Con questo spirito – oggi, come non mai – dobbiamo lavorare al futuro. Viva Foligno! Viva l'Italia!”. cr (25aprilecc)

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Ultimo aggiornamento

28/04/2025, 13:25